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- Created on Saturday, 31 March 2012 14:18
Il virus della sfiducia ha colpito ancora fra gli italiani di Città del Capo. Dopo aver causato soltanto un paio di settimane fa il ribaltone nel locale Comitato degli Italiani all'Estero (Comites), con le dimissioni del presidente Giovanni Lorenzi, sfiduciato dal suo comitato, l'altra sera si è ripresentato all'assemblea generale dei soci della Dante Alighieri e della Scuola Italiana del Capo. Questa volta a farne le spese è stata la presidentessa Annalisa Plantera, dimissionaria dopo essere stata sfiduciata da una maggioranza a lei sfavorevole coagulatasi all'interno del suo comitato. Le dimissioni, tuttavia, diventeranno effettive soltanto dopo che sulla vertenza si saranno pronunciati, a richiesta della stessa Plantera, i vertici della Dante Alighieri in Italia. Il loro intervento è stato chiesto in quanto, secondo Annalisa Plantera, nella procedura per arrivare al voto di sfiducia, causato da divergenze sul suo modo di gestire l'associazione, non sarebbero state rispettate le regole sancite dallo statuto sociale.
Prima dell'interruzione dei lavori per l'abbandono dell'aula da parte della presidentessa dimissionaria, i soci presenti, per la verità meno delle dita di una mano, avevano ascoltato e approvato la relazione della presidentessa della Scuola Italiana, Piera Zichella, sulla quale ci ripromettiamo di tornare quando il polverone suscitato dal voto di sfiducia e dalle successive dimissioni si sarà disperso.
Il console d'Italia a Città del Capo, Edoardo Vitali, è intervenuto nella questione soltanto per far notare che nè lui nè l'ambasciatore d'Italia a Pretoria, chiamati in causa con i vertici della Dante dalla presidentessa uscente, hanno alcuna giurisdizione nella cose che riguardano l'associazione. Ha comunque assicurato che farà del suo meglio per mediare una soluzione che non metta a rischio per un periodo prolungato la capacità di operare efficacemente della Dante, che come tutti gli enti italiani nel mondo ha notevoli problemi di bilancio che possono essere affrontati e risolti unicamente lavorando in armonia e con grande impegno.
L'assemblea dei soci sarà riconvocata per gli adempimenti statutari non appena le due parti in causa arriveranno a un accordo. Nel frattempo la Dante Alighieri e la Scuola Italiana continueranno a operare come se nulla fosse accaduto.