Buona Pasqua
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- Created on Friday, 06 April 2012 10:35
Si dice "Buona Pasqua", ma spesso l'augurio ha un significato molto più limitato e potrebbe essere facilmente sostituito con "Buon fine settimana", o "Buona stagione delle piogge" o anche "Buona primavera". Infatti "Buona Pasqua" significa veramente qualcosa di speciale soltanto per chi abbia scelto di dare a questi giorni dell'anno un contenuto religioso e siccome la religione non entra quasi più fra le scelte importanti della vita di molti, è perfettamente inutile usare questa espressione per augurare soddisfazioni tutt'altro che spirituali.
Quello di Pasqua, per chi ancora vuole credere che per l'uomo lo spirito sia più importante della materia, è un periodo molto significativo, il cui intendimento è di far riflettere sul credo fondamentale della religione cristiana: la morte di Gesù sulla croce eretta per lui sul Golgota e la sua resurrezione. E' Cristo che vive la sua condizione umana fino alla morte e nella morte riprende la propria divinità. O si crede in questo o è inutile augurarsi Buona Pasqua. E se invece si crede occorre anche domandarsi perché il Figlio di Dio abbia voluto compiere questo percorso. E se si riflette sul Vangelo e sul suo contenuto non si può non arrivare alla conclusione che la vita di Gesù, le sue azioni, i suoi gesti, le sue parole siano il suo insegnamento.
Se quindi ci chiamiamo cristiani e ci auguriamo Buona Pasqua non è per richiamarci vicendevolmente al rispetto di quell'insegnamento? Se Gesù si è fatto uomo per venire a insegnarci con la sua vita come si debba vivere, non lo ha fatto dall'alto di una cattedra universitaria. Lui ha vissuto il proprio insegnamento, ha sofferto per insegnarci a soffrire, è morto per insegnarci a morire. E allora come si può dire che l'Italia sia una nazione cristiana e il cristianesimo sia il fondamento della sua storia e della sua cultura e poi governare questo paese dimostrando il massimo disprezzo per l'insegnamento di Gesù Cristo che scacciò i mercanti dal tempio? E come ci si può dire cristiani e poi dimenticare ogni giorno che da Cristo venne l'insegnamento di "dare a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare"? Perché non si riesce a essere governanti cristiani e cittadini cristiani? Perché ci si augura vicendevolmente "Buona Pasqua" mentre il nostro pensiero non va neanche lontanamente a quella croce sul Golgota alla quale era inchiodato un uomo che se avesse voluto avrebbe potuto avere ai suoi piedi tutti gli imperi della terra?
Qualche giorno fa i giornali hanno pubblicato la dichiarazione agghiacciante di un assassino per il quale "uccidere fa sentire onnipotenti". Certo, uccidendo si esercita contro la vittima un grande potere. Ma nella filosofia della Pasqua è contenuto il messaggio opposto perché il potere che rende divini è quello di morire per insegnare a vivere.
Buona Pasqua a tutti.
Ciro Migliore