Napoli orfana del borbonico Lauro lasciata alla camorra?
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- Created on Wednesday, 10 August 2011 15:01
Giovedì, 21 Dicembre 2006
Caro Direttore,
l’emergenza rifiuti e le guerre di camorra che da anni insanguinano Napoli hanno ampiamente vendicato la memoria di Achille Lauro, il famoso - ed infamato - sindaco di Napoli. Ricco armatore, uomo intraprendente, coraggioso, monarchico fino al midollo, amato visceralmente dal popolo dei vicoli, egli fece tanto per la sua città. Ma fu odiato e denigrato dai ”progressisti” di tutte le salse. E finì che Lauro perse le elezioni e perse infine anche la flotta, e per Napoli naufragò un sogno di riscatto.
Da Lauro in poi, le classi politiche illuminate e stuoli di professoroni hanno attribuito tutti i mali di Napoli a lui, il “Comandante”, il re Mida borbonico di Napoli, che secondo la vulgata, prima delle elezioni, per assicurarsi il voto, dava pacchi di pasta ed una sola scarpa, promettendo
l’altra per il dopo-elezioni. “La colpa è di Lauro e dei suoi metodi borbonici”, è stato da allora la condanna senza appello.
Lauro, laurismo: sono parole che hanno suscitato per anni l’esecrazione tra l’esercito dei professionisti dell’ideologia ed i patiti della disquisizione bizantina, così numerosi a Napoli
e sempre pronti a risolvere a tavolino, anche retroattivamente eliminando Achille Lauro,
tutti i problemi del Mezzogiorno e della sua storica capitale.
Accanto al mito nero mai tramontato di Lauro, sindaco “borbonico”, ad un certo momento era sorto il mito luminoso di Bassolino, sindaco ”progressista”, che, secondo la leggenda, era riuscito a fare di Napoli una città pulita, funzionale, vivibilissima.
Il caos, l’arbitrio, la puzza dell’emergenza rifiuti, lo sfacelo che le guerre di camorra rivelano hanno affossato questo mito fasullo. A Napoli oggi trionfa l’abusivismo più sfrenato, e la colpa non è certo di Achille Lauro. Anzi, dopo il regno dell’”ultimo re di Napoli” - come lo chiamò
Montanelli - tutto è peggiorato nell’antica perla del Mediterraneo, o se vogliamo nell’ex feudo laurino. Oggi anche le forze dell’ordine sono abusive: le forze dell’ordine camorrista, l’unico ordine che incuta rispetto nella città orfana del “Comandante”.
Claudio Antonelli (Canada)