I sudafricani in fvgworldplayers
Tuesday, 24th March 2015 

I sudafricani in fvgworldplayers

E' stato presentato nei giorni scorsi a Trieste "fvg-worldplayers", il nuovo portale del Friuli Venezia Giulia dedicato al mondo dell'emigrazione friulana e giuliana. Oltre all'assessore regionale Elio De Anna, erano presenti all'incontro anche i rappresentanti di tutte le associazioni regionali che si occupano di emigrazione e che operano in Friuli Venezia Giulia. Con questo nuovo strumento, visitabile all'indirizzo web www.fvgworldplayers.it - scrive l'agenzia Aise - le diverse realtà esistenti ora dialogano tra di loro con uno scambio di informazioni che rappresentano un valore per i nostri emigranti. Nel sito i friulani e giuliani del Sud Africa sono rappresentati da tre personalità ben note nella nostra comunità: Nicolò Giuricich di Johannesburg e Roberto Bottega e Lorenzo Colussi di Città del Capo.

fvg-worldplayers: il Fvg punta sulla rete per mettere in contatto i corregionali all’estero

TRIESTE - Trasformare i luoghi di ritrovo reali in piazze virtuali che possano mettere in connessione i nostri corregionali all'estero. È questo il senso di "fvg-worldplayers", il nuovo portale del Friuli Venezia Giulia dedicato al mondo dell'emigrazione friulana presentato nei giorni scorsi a Trieste.Oltre all'assessore regionale Elio De Anna, erano presenti all'incontro anche i rappresentanti di tutte le associazioni regionali che si occupano di emigrazione e che operano in Friuli Venezia Giulia. Con questo nuovo strumento, visitabile all'indirizzo web www.fvgworldplayers.it le diverse realtà esistenti ora dialogano tra di loro con uno scambio di informazioni che rappresentano un valore per i nostri emigranti.

"fvgworldplayers.it" è un sito che al momento presenta 24 personalità legate alla nostra regione, definite, non a caso, interpreti nel mondo. Ciascuno di loro, infatti, con modi e percorsi diversi ha saputo affermarsi all'estero, valorizzando al contempo il patrimonio economico, culturale, imprenditoriale della nostra Regione. Il sito è organizzato in quattro sezioni: nella home page viene descritta l'iniziativa mentre ne "Gli Interpreti in rete" sono raccolti le biografie di ciascun protagonista, la sua visione del mondo, il punto di vista sul Paese che lo ha accolto, le ragioni per cui è stato scelto come rappresentante del FVG nel mondo.

Sempre nella stessa sezione c'è una finestra che dà la possibilità - a tutti coloro che vogliono sviluppare un progetto innovativo con gli interpreti - di fare una proposta compilando un forum online.

In "La tua candidatura" si dà la possibilità di proporre nomi per un nuovo interprete del Friuli Venezia Giulia nel mondo. Infine le sezioni "Le radici" raccoglie le peculiarità della nostra regione mentre l'area "News" dà spazio a notizie, commenti e attualità dalle associazioni e dalle istituzioni.

Come spiegato da De Anna, il punto di partenza dell'iniziativa è stata la conferenza de "I protagonisti italiani nel mondo" svoltasi a fine 2010 a Villa Manin di Passariano.

"In quell'occasione - ha detto l'assessore - nacque l'idea di costruire una rete di eccellenze tra corregionali che hanno saputo trovare successo all'estero. Un network di composto da persone che si sono fatte portatrici della storia, della cultura, dell'esperienza e delle capacità del Friuli Venezia Giulia nelle nuove realtà che li hanno accolti in ogni angolo del globo. Una rete viva e importante, che potesse rappresentare un ponte verso ciascuna delle diverse realtà nazionali sparse nei cinque continenti, formata da un gruppo di personaggi impegnati nei campi più diversi, dall'imprenditoria alla finanza, dalla comunicazione all'edilizia, accumunati tutti da un legame forte con il Friuli Venezia Giulia e rappresentanti illustri dei valori più importanti che questa regione sa trasmettere".

"La politica d'indirizzo della Regione nei confronti dei corregionali all'estero - ha aggiunto De Anna - non può prescindere dal nuovo contesto in cui viviamo. Accanto alle realtà associative estere (Alef, Associazione Giuliani nel Mondo, Efasce, Ente Friuli nel Mondo, Eraple, Unione Emigranti Sloveni del Fvg) emerge, un nuovo fenomeno legato alla brain mobilty. Queste persone, giovani laureti o semplici operai, professionisti e tecnici, una volta giunti a destinazione, si trovano ad operare lontano da casa. Sentono il bisogno di stare uniti, al pari di tanti che si sono riuniti in Fogolars (friulani), Segretariati (pordenoensi), Circoli (giuliani, sloveni) e di vivere l'appartenenza non come un proprio campanile, bensì una preziosità da utilizzare come "marchio DOC", nella speranza di concludere affari, accordi di reciproco scambio".

Da un bisogno di riunirsi e incontrarsi in una sede fisica si passa alla rete (che è il secondo valore da traghettare nella globalizzazione), un luogo di aggregazione virtuale e indipendente dagli spazi reali, punto di interconnessione, in grado di comunicare e informare tutti, di anche coloro che non vivono attivamente il momento associativo. (aise)

Ambasciatori della cultura, dell'economia, dell'identità del Friuli Venezia Giulia nel mondo

24 personaggi impegnati nei campi più svariati: imprenditori, politici, manager, esperti di comunicazione, costruttori edili, funzionari. 24 uomini e donne originari del Friuli Venezia Giulia, di età diverse, con differenti esperienze, residenti in luoghi lontanissimi tra loro - dalla Slovacchia al Sud Africa, dal Canada all'Argentina, dall'Australia alla Germania - eppure uniti da un impegno comune e da un legame, quello con i loro luoghi di provenienza, che non si è mai interrotto.

Questi i sudafricani:

Roberto Bottega
Produttore Vinicolo e Azienda di Distribuzione (Bottega Family Wines, Sudafrica)
 

Nato nel 1970 a Johannesburg, originario di Casarsa della Delizia da parte paterna, si laurea presso l'Università di Città del Capo in Scienze Finanziarie. Il mondo della finanza lo vede impegnato nei mercati di Londra e Johannesburg per 12 anni. Nel 2006, Roberto Bottega decise di aiutare suo padre (con lui nella foto) a stabilire l'azienda di famiglia a Città del Capo. Oggi, infatti, Roberto dirige tutte le vendite dell'azienda vitivinicola "Bottega Family Wines".  La famiglia produce due prestigiosi marchi di vini, 'Idiom' (il progetto di Stellenbosch) e 'Whalehaven' (quello di Hermanus). Nel 2011 Roberto decise di creare una nuovo reparto import, chiamato "Vinotria" ed insieme al collega Pedro Belli, inizia ad importare e distribuire vini italiani nel mercato sudafricano. "Nel 2013 vorrei includere anche i grandi nomi friulani nel portafoglio, ma si tratta di un lungo lavoro di educazione e promozione". Padre di tre figli, sposato con Sian, Bottega è anche l'ex-presidente della Camera di Commercio italo-sudafricana di Città del Capo e componente del direttivo del locale Fogolar Furlan.
 
Perchè Roberto è un interprete FVG nel mondo

La forza delle proprie origini come plusvalore che non si perde con le generazioni. La storia di Roberto Bottega ne è la prova. Lui che è nato in Sudafrica, figlio di Alberto lì emigrato negli anni Cinquanta, ha saputo far proprio quel patrimonio capitalizzandolo nella sua attività professionale, nelle attività di promozione e supporto alle comunità italiane e nelle iniziative che con l'azienda di famiglia ha organizzato negli anni. E che hanno avuto la cultura tricolore, il lifestylee il nostro cibo come principale protagonista. Tra queste c'è certamente "Italia in Campagna", iniziativa che nel febbraio 2012 ha visto celebrare la tradizione gastronomica e vinicola italiana nell'ambito della tenuta di "Da Capo". Un nome, questo, che da solo testimonia il legame che la famiglia Bottega mantiene vivo con la terra dei suoi avi perché nato da un episodio indelebile nella memoria del fondatore Alberto. Nel luglio del 1990, infatti, il capofamiglia fu spettatore del primo concerto dei celebri "Tre Tenori" presso le Terme di Caracalla, un evento unico che così viene ricordato: «Quando, sul finire dell'esibizione, Luciano Pavarotti chiese al Presidente della Repubblica di scegliere il brano da eseguire per il bis, questi, a rimarcare il suo apprezzamento per l'intera performance, rispose semplicemente "Da Capo"». Così, nel momento in cui, qualche anno dopo, dovettero battezzare il loro splendido vigneto, ammettono i Bottega: «Non si pose alcun dubbio su quale fosse la nostra scelta…».

Sudafrica

La bellezza di unterritorio vastissimo, capace di donare suggestioni indimenticabili: è questo che mi piace raccontare del Paese in cui sono nato e cresciuto. Oltre alla sua storia difficile, oltre alle contraddizioni passate e presenti, infatti, il Sudafrica è anche un luogo dall'incredibile fascino, per la sua natura, i suoi paesaggi, i suoi scenari divisi tra cielo e terra. E proprio lì, tra cielo e terra, si estendono i nostri vigneti di "Da Capo", questo il nome della tenuta in cui realizziamo i nostri prodotti. Collocata ai piedi di montagne di granito, a un'altitudine che raggiunge i 350 metri sul livello del mare, dalle sue estremità è possibile ammirare l'intera Penisola del Capo, attraverso la vicina False Bay, dove l'Oceano Indiano incontra quello Atlantico. Un panorama che sa sempre restituire l'incanto di una terra straordinaria.
 
Nicolò Claudio Giuricich
Imprenditore edile con la “Giuricich Brothers Construction”, Presidente Associazione Giuliani nel mondo, Johannesburg, Sudafrica
 

Nicolò Claudio Giuricich nasce a Johannesburg il 26 ottobre 1962, uno dei nove figli di Nicolò, originario di Lussinpiccolo, traferitosi in Sudafrica nel 1935,  e di Claudia Caterina Troianich da Lussino. Dopo aver conseguito il diploma con studi nel campo dell'edilizia, vincendo per merito il Premio LTA, Nicolò Giuricich consegue nel 1995  la Laurea in Tecnologia delle Costruzioni, diventando la prima persona ad aver ottenuto questo titolo presso l'Università di Johannesburg. Oggi membro del Chartered Institute of Building, sposato con Sonia Mirella Maria Riccardi e padre di due figli, Federica ed Enrico, Giuricich conduce assieme ai fratelli la "Giuricich Brothers Contruction", azienda fondata dal padre più di 72 anni fa e una delle maggiori imprese edili interamente private del Sudafrica, con 350 dipendenti e con clienti tra i più prestigiosi nel panorama internazionale.

Perchè Nicolò Claudio è un interprete FVG nel mondo

Sudafrica, Italia, Lussino. Sono queste le  tre patrie a cui Nicolò Claudio Giuricich dedica passione e lavoro dividendosi tra la sua attività professionale, che lo rende una figura leader nel campo dell'edilizia sudafricana, e le imprese culturali per le comunità sudafricane e italiane organizzate sul territorio e sostenute e promosse dalla azienda familiare. Vicepresidente dell'Ente Casa Anziani per gli emigrati italiani di Johannesburg e Socio Fondatore dell'Associazione Giuliani nel Mondo, Johannesburg, di cui ricopre la carica di Presidente dal 1998, Giuricich partecipa a manifestazioni, congressi e giornate di studio dedicati all'emigrazione italiana e in particolare a quella giuliano-dalmata. Il legame con la sua terra di origine è mantenuto vivo anche dal dialetto di Lussino, che ancora pratica con i fratelli, dalla cultura italiana e dalle radici istro-venete che sono parte integrante della sua tradizione familiare e della sua formazione.

Sudafrica

Il Sudafrica è oggi un Paese in cui nuove opportunità si affacciano senza sosta, ma in cui il senso di responsabilità di tutti coloro che qui sono nati e cresciuti e che, con la loro attività, contribuiscono al suo sviluppo, non deve mai venire meno. Il passato difficile non va mai dimenticato ma è al futuro che occorre guardare. Un futuro da costruire su basi totalmente diverse, che passa attraverso l'emancipazione, l'uguaglianza, la pacifica convivenza e le iniziative socio-assistenziali in aree in cui persistono delle criticità. Va ricordata come esempio quella a carattere edilizio portata avanti nell'area urbana di Soweto e nelle principali città del Sudafrica. Senza dimenticare il sostegno all'imprenditorialità privata a carattere familiare che opera in settori base dell'economia, a cui Giuricich stesso con i suoi fratelli dedica grande attenzione.
 
Lorenzo Colussi
Esperto di economia delle costruzioni e Presidente dell’Efasce per il Sudafrica

Lorenzo Luigi Colussi nasce il 17 dicembre 1938 a Città dal Capo da genitori originari di Casarsa della Delizia. Nel 1963, ottiene il Diploma in Quantity Surveing presso l'Università di Cape Town. Tre anni dopo inizia la sua carriera presso De Leeuw Group, specializzandosi in economia delle costruzioni. Sposato con Patricia Donn nel 1962, padre di due figlie e nonno di tre nipoti, in gioventù è stato fondatore e capitano della squadra di calcio del Club Italiano di Cape Town. Attualmente è Presidente dell'Efasce (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigrati) per il Sud Africa.
 
Perchè Colussi è un interprete FVG nel mondo

Un rappresentante eccellente della forza e dell'intraprendenza friulana, questo è Lorenzo Colussi. Da ragazzo studente esemplare, poi professionista affermato e sportivo che mai ha dimenticato le sue origini. Eccolo coinvolto, da giovanissimo, nelle file del Club Italiano, capitano della prima squadra italiana nella IFA League locale che molti allori raccolse e fu una sorta di prezioso aggregatore per gli italiani là residenti.  Fu, quello, solo l'inizio di un'azione a favore di chi ha lasciato la propria casa per trasferirsi in Sudafrica che non hai mai cessato di ravvivarsi. Negli anni, infatti, Colussi si è sempre interessato alle attività della comunità friulana facendosi promotore di numerose iniziative. Oggi è Presidente dell'Efasce per il Sudafrica.

Sudafrica

Un pensiero di don Mario Tessarotto, presidente del Centro Scalabrini di Città del Capo e profondo conoscitore della realtà africana, ben riassume la storia recente e i difficili passaggi che la società sudafricana ha attraversato dall'abolizione dell'apartheid in poi: «Il Sudafrica è come un pioppo ad alto fusto che per anni è stato costretto a crescere piegato da una parte, come tirato da una fune. Questa fune è stata recisa e il fusto si è spostato dalla parte opposta. Ci vorrà almeno una generazione prima che si assesti e cominci a crescere in una posizione di giusto equilibrio». Le comunità italiane hanno vissuto questi mutamenti che don Tessarotto esprime così bene e il clima di incertezza che si è respirato. Alcuni hanno lasciato il Paese per cercare fortuna in altri luoghi. Altri, la maggior parte, sono rimasti qui, superando le difficoltà piccole e grandi e credendo fortemente nella bellezza e nella forza del cambiamento. Un cambiamento che può offrire magnifiche opportunità a chi ha la voglia e l'entusiasmo di saperle cogliere.
 

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