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- Created on Tuesday, 17 April 2012 11:10
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha consegnato ieri sera a Nelson Mandela, nella sua casa di Johannesburg, il Fiorino d'Oro, la massima onorificenza fiorentina. Mandela era già stato insignito della cittadinanza onoraria di Firenze quando ancora si trovava in carcere, il 28 ottobre 1985. Inoltre, dal 3 novembre 2004, la principale arena al coperto della città di Firenze si chiama "Nelson Mandela Forum".
Ecco come il sindaco Matteo Renzi descrive personalmente i sentimenti e le emozioni del suo incontro di ieri con Nelson Mandela:
Dare un nome all’emozione
Non è facile dare un nome all’emozione. E allora non è facile per me scrivere dell’incontro di ieri con Nelson Mandela, nella sua abitazione privata di Johannesburg. Stiamo parlando di un gigante del nostro tempo, di un’icona della libertà, della democrazia, della pace. Della Politica con la p maiuscola.
Ho un ricordo nitido di quel febbraio del 1990. Studiavo al ginnasio del Liceo Dante quando l’uomo – simbolo di coraggio per più di una generazione – veniva finalmente rilasciato dopo ventisette anni di carcere per aver lottato contro l’apartheid.
Lo avevo imparato a conoscere dai racconti di mia madre e dai servizi sui giornali e sulle tv. L’ho apprezzato, poi, come tutti nella fatica di caricarsi sulle spalle la difficile transizione di un grande Paese come il Sudafrica. L’ho seguito in tv quando vinceva il Nobel per la Pace o quando doveva lottare quotidianamente per imporre le ragioni della nonviolenza.
L’ho letto nei libri, visto nei film, amato nella sua esperienza di Presidente. Ho apprezzato la scelta del Comune di Firenze e dei gestori di chiamare il Palazzetto dello Sport con il suo nome. Non uno sponsor privato, ma il nome e il cognome di un vivente come regalo alle nuove generazioni. Perché anche chi strappa un biglietto per una partita di basket o per un concerto sappia sempre che da queste parti crediamo alle idee e agli ideali come elemento costitutivo della grande storia che si chiama Firenze.
Appena eletto Sindaco, avevo chiesto un regalo a Stefano, imprenditore fiorentino capace con la sua azienda di grandi risultati in tutto il mondo. Sapevo che lui conosceva bene Mandela. Gli avevo chiesto di aiutarmi nella possibilità di consegnare a Madiba il fiorino d’oro, simbolo più bello di questa città. Oggi Mandela, che ha 94 anni, non riceve quasi più nessuno.
Ieri le porte della sua casa si sono spalancate e per me un sogno si è coronato. Ho stretto le sue mani nelle mie, lasciandogli quella piccola moneta d’oro che per Firenze significa tanto.
La nostra è una piccola città, che non può certo competere per i numeri con le grandi megalopoli di tutto il mondo. Ma siamo Firenze, capitale di civiltà, terra di valori, patria della bellezza.
Diranno i critici: il Sindaco deve stare a casa, a coprire le buche e sistemare le strade. Vero, rientra nei miei compiti. Stamattina, ad esempio, rientrando a Peretola mi fermerò a fare un sopralluogo in zona ex Gover, dove i cittadini lamentano una situazione di degrado sulla quale dobbiamo intervenire con maggiore decisione. Dunque, al lavoro con determinazione sulle piccole sfide, come sempre, più di sempre.
Ma chiunque sia, comunque si chiami, a qualsiasi partito appartenga, il Sindaco di Firenze rappresenta anche l’anima di una comunità che parla al mondo. Aver consegnato il fiorino d’oro a Nelson Mandela non è solo un’emozione personale. Non è solo una foto che ho subito messo nei ricordi più cari. Non è solo un atto dovuto a una delle più grandi personalità del XX secolo. È anche un modo per ricordarci chi siamo. Già, perché noi siamo Firenze. Consegnare il fiorino d’oro a Nelson Mandela , maestro di verità, riconciliazione e perdono, è un’occasione per ricordare che dobbiamo mantenerci fedeli agli ideali della nostra giovinezza, e assicurare un futuro ai valori che nel corso dei secoli ci hanno reso grandi.
Non è facile dare un nome alle emozioni. Ma quando il nome è Nelson Mandela, fiorino d’oro della città di Firenze, tutto è più semplice e più bello.
Matteo Renzi
Nelle foto: Nelson Mandela in una recente foto; il sindaco Matteo Renzi con il presidente Giorgio Napolitano e le due facce del Fiorino d'Oro.