Soddisfazione del ministro Terzi per la riduzione dei tempi di rilascio dei passaporti agli italiani all'estero
Tuesday, 15th October 2013 

ROMA - E' entrato in funzione presso le Ambasciate e i Consolati italiani nel mondo il nuovo sistema informatico che, consentendo la verifica in tempo reale di eventuali cause ostative, permetterà di ridurre al minimo i tempi di rilascio del passaporto ai cittadini italiani residenti all’estero.

“Gli italiani all'estero sono un patrimonio unico e il Governo ha la massima attenzione per le esigenze delle nostre comunità fuori dall'Italia, che costituiscono una 'risorsa' da tutelare e valorizzare" ha dichiarato il ministro degli Esteri Giulio Terzi, sottolineando come la misura rientri anche nell'azione di semplificazione amministrativa, innovazione e contenimento dei costi condotta alla Farnesina.

Grazie al nuovo programma, realizzato dal ministero degli Esteri in collaborazione con ministero dell'Interno e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, i tempi per lo svolgimento dei controlli di rito passeranno in media dagli attuali 15/30 giorni a pochi minuti, con un radicale accorciamento della durata della procedura di rilascio dei passaporti.

L’installazione e la messa in esercizio del nuovo software avverranno con largo anticipo sul periodo estivo durante il quale le domande di rilascio di passaporti toccano il loro picco. Le domande di passaporti sono una componente rilevante dell’attività della rete diplomatico-consolare italiana, che nel 2011 ha rilasciato oltre 217.000 passaporti sul totale di 1.437.000 rilasciati dallo Stato italiano. (Inform)

Quattro tavoli di lavoro Governo-Cgie su lingua e cultura, assistenza ai connazionali, riforma degli organismi di rappresentanza e revisione della rete consolare

ROMA - A conclusione della riunione del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), il principale organismo rappresentativo delle comunità di connazionali residenti fuori dall’Italia, è stato emesso un comunicato stampa congiunto CGIE - Ministero Affari Esteri sull’incontro tra il CdP, il ministro degli Esteri Giulio Terzi e il sottosegretario agli Esteri con delega per gli italiani all’estero, Staffan De Mistura.

Promozione della lingua e della cultura italiana, assistenza ai connazionali, riforma degli organismi di rappresentanza e revisione della rete consolare  - è detto nel comunicato - sono stati i quattro argomenti al centro dei lavori che si sono conclusi con la decisione di costituire altrettanti tavoli di lavoro tra Governo e CGIE per individuare strumenti efficaci ed innovativi in questi settori considerati prioritari dalle nostre comunità all’estero. Con particolare riferimento alla riforma di Comites e CGIE, si è convenuto che il tavolo di lavoro è propedeutico all’adozione di un disegno di legge di iniziativa governativa.

Da parte dei componenti del comitato di presidenza è stato espresso forte apprezzamento per l’attenzione e sensibilità che il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha mostrato nei confronti degli italiani residenti all’estero.
 
“Le nostre comunità fuori dall’Italia costituiscono un patrimonio unico di collegamenti e risorse umane e professionali che è interesse diretto del Paese tutelare, valorizzare e promuovere”, ha detto Terzi intervenendo ai lavori nel corso dei quali ha voluto riconoscere pubblicamente l’importante ruolo del CGIE e delle altre realtà rappresentative ed associative degli italiani all’estero.

A margine della riunione il ministro Terzi e il segretario generale del CGIE, Elio Carozza, hanno avuto un incontro di lavoro particolarmente cordiale e costruttivo per individuare le linee della collaborazione tra il Consiglio e la Farnesina in tutte le materie di interesse per gli italiani all’estero.

Il Comitato di Presidenza ha espresso insoddisfazione per il rinvio al 2014 delle elezioni Comites e CGIE e per le modalità con cui è stata comunicata l’adozione del decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 maggio scorso. Il Comitato di Presidenza si adopererà affinché in sede di conversione del decreto si effettuino gli opportuni e necessari miglioramenti, in particolare per quanto riguarda la possibilità di utilizzo dei fondi previsti per le elezioni in favore dell’intervento nella diffusione della lingua e della cultura italiana, nell’assistenza ai connazionali bisognosi e nel sostegno ai Comites nella loro azione di volontariato.

Al riguardo, il sottosegretario Staffan De Mistura, intervenuto in rappresentanza del ministero degli Esteri, ha illustrato le ragioni del rinvio, annunciando che in sede di conversione del decreto in legge avrebbe chiesto al Parlamento di migliorarlo nel senso auspicato anche dal CGIE. (Inform)

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