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- Created on Friday, 24 February 2012 16:47
L'ambasciatore d'Italia Vincenzo Schioppa, intervenendo questa mattina (venerdì 24 febbraio) all'apertura del seminario sul pesce Azzurro, organizzato dalla Regione Sicilia con la collaborazione del Club Italiano di Città del Capo nella sala esposizioni del Breakwater Lodge, ha suggerito alla delegazione arrivata dall'Italia di organizzare a breve scadenza "un evento espositivo" legato al mare, per il quale ha anche suggerito il titolo: "Da Capo Passero a Città del Capo".
La collaborazione fra Sicilia e provincia del Capo, nel quadro più ampio delle possibili sinergie e collaborazioni fra Italia e Sud Africa, è stata il filo conduttore degli interventi che hanno introdotto i lavori del seminario vero e proprio, dedicato al tema "Fishing in Sicily: tradition and challenges", al quale da parte sudafricana ha partecipato Shain Mulla del dipartimento della pesca con una relazione su "Fisheries management in South Africa".
Il primo a prendere la parola è stato il presidente del Club Italiano Raffaele Panebianco, che dopo brevi parole di benvenuto alla delegazione siciliana e agli ospiti locali, ha lasciato il compito di pilotare l'evento al presidente del Comites del Gauteng e dell'Intercomites Salvatore Cristaudi, siciliano doc e animatore instancabile di un interscambio economico e culturale fra Sicilia e Sud Africa che ha prodotto in un anno ben sei manifestazioni legate a visite di altrettante delegazioni siciliane.
Il professor Salvatore Mazzola, direttore dell'Istituto per l'ambiente marino costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il quale ha inquadrato questo seminario sulla valorizzazione e la protezione del pesce azzurro in un progetto più ampio di relazioni fra la Sicilia e i siciliani nel mondo che facciano leva non più semplicemente sul romanticismo delle radici ma piuttosto sulla creazione di sinergie che favoriscano il rafforzamento dei legami culturali attraverso lo sviluppo di rapporti economici e commerciali.
Il tema è stato subito ripreso dalla dottoressa Alessandra Russo, direttore generale delle politiche sociali e familiari della Regione Sicilia, la quale ha confermato che già da un paio di anni si stanno privilegiando progetti che puntino alla valorizzazione delle risorse e che contribuiscano a trasmettere alle nuove generazioni di siciliani, in patri e nel mondo, che cosa significa veramente essere siciliani nella Sicilia di oggi e non in quella della memoria.
Il console Edoardo Vitalia ha confermato che esistono in Sud Africa molti settori economici che offrono grandi opportunità di cooperazione con l'Italia, considerando anche il fatto che la Sicilia e l'Italia in generale possono contare sulla presenza di una comunità italiana forte e ben integrata che dovrebbe essere integrata negli sviluppi futuri delle relazioni fra le varie entità operative e decisionali italiane e sudafricane.
A questo punto l'ambasciatore Schioppa si è presentato ricordando collaborazioni felici con i siciliani dell'Australia agli esordi della sua carriera diplomatica e ha avanzato la sua proposta di battere il ferro finché è caldo, di cercare collaborazioni anche nei campi della cultura e del turismo, delle viticoltura e della pesca, organizzando quanto prima un evento espositivo al quale le strutture diplomatico-consolari e promozionali della Farnesina darebbero tutta l'assistenza necessaria.
Sono seguiti gli interventi dell'assessore regionale all'eredità culturale e all'identità siciliana Salvatore Missineo, a supporto della linea seguita dagli oratori che l'avevano preceduto, e di Gianmaria Sparma del ministero per l'ambiente, il territorio e il mare, con il quale l'incontro si è trasformato in un seminario sul tema delle pesca in Sicilia fra la tradizione della piccola pesca e le sfide della moderna industria dei prodotti marini.
Le relazioni del convegno scientifico sono state tenute, dopo un breve intervallo, da Antonino Adamo, Francesca Vaccaro, Angela Cuttitta, Alessandra Bianchi e Angelo Pizzuto.
La sera prima la delegazione siciliana si era incontrata con la comunità al Club Italiano di Città del Capo. Alcuni componenti di questa delegazione avevano partecipato a una precedente iniziativa sulla valorizzazione del pesce azzurro che si era svolta due anni fa al castello di Città del Capo.