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- Created on Monday, 05 March 2012 17:53
Gentile Redazione,
una cara amica di mia mamma di nome Erika Skacel emigrò con la sua famiglia a Cape Town nel 1938. Il papà era funzionario del Lloyd Triestino, il fratello si chiamava Giorgio e completò in Sud Africa gli studi fino alla laurea.
La zia Erika, così la chiamavamo, ci era molto cara. La sua corrispondenza con la mamma fu molto importante per entrambe, soprattutto durante la guerra, quando lei riuscì a mantenere in contatto mia mamma col suo fidanzato (poi mio padre), medico, catturato in seguito alla caduta di Gondar e per cinque anni prigioniero a Zonderwater.
Zia Erica è venuta diverse volte in Italia e sempre stava qualche giorno con noi: ci resta il ricordo delle sue lettere che per tutta la vita ha scambiato con la nostra mamma e che ce le
leggeva con commozione. In quelle lettere parlava di quel meraviglioso paese che grazie alla vicenda di Papà e all'affetto di Erica sentiamo anche un po' nostro.
Ci rimane anche il rimpianto di non aver mai fatto una visita ad Erica, ci piacerebbe metterci in contatto con qualcuno che l'ha conosciuta negli ultimi anni. E' possibile?
Saluto affettuosamente tramite vostro la comunità degli italiani, che so numerosa e ricca di iniziative e tradizioni.
Isabella de Manzini Braulin
Isabella < This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. >
Nella foto il vecchio porto di Cape Town, prima dei riempimenti che hanno spostato le banchine di almeno un chilometro.