L'Italia torna dall'Armenia con tre punti
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- Created on Saturday, 13 October 2012 09:06
YEREVAN - Non era facile vincere in casa dell’Armenia, che gioca un calcio veloce e organizzato e che è stata sostenuta da un pubblico appassionato, ma composto. Però l’Italia torna a casa con i tre punti e questo alla fine è quello che conta, perché questa è una nazionale che vive la delicata fase di passaggio fra il biennio che ha portato al secondo posto a Euro 2012 e quella che si deve guadagnare la qualificazione al Mondiale.
Il girone è complicato (ci sono Danimarca e Repubblica Ceca, oltre a Bulgaria, Armenia e Malta) e il 16 ottobre c’è la sfida di San Siro contro i danesi, che orienterà il cammino azzurro. Per questo era fondamentale presentarsi a Milano da primi nel girone e con i tre punti di questa scomoda trasferta. L’Italia (senza Balotelli con la febbre) ha raggiunto l’obiettivo, mettendo in campo quelle che è uno dei pregi del suo c.t.: Prandelli ha un senso estetico del pallone, ma sa che ci sono momenti nei quali occorre guardare ai fatti.
Lo spettacolo non si è visto, la compattezza di squadra sì. L’Italia è andata subito in vantaggio con un rigore di Pirlo (l’arbitro ha visto un braccio in area di Mkoyan e ha fischiato), undicesimo gol in azzurro per il regista, poi si è fatta raggiungere da una conclusione di sinistro nell’angolo di Mkhitaryan, il più atteso, paragonato addirittura a Kakà, ma ha sfruttato un errore dell’arbitro (vantaggio agli armeni, nonostante un fallo su Maggio), saltando in velocità Barzagli. Nella ripresa, quando sembrava che l’Armenia potesse addirittura andare in vantaggio, dopo un salvataggio prodigioso di Buffon su Manoyan, l’Italia è passata in vantaggio sul colpo di testa di De Rossi su cross di Pirlo (19’). Il vantaggio è servito a dare maggiore fluidità di gioco all’Italia, che ha sfruttato la possibilità di avere più campo, la velocità di El Shaarawy, entrato per Giovinco (caviglia sinistra gonfia), le energie degli armeni che hanno cominciato a venir meno. Però su un pallone perso da Bonucci è stato De Rossi a salvare l’Italia sulla linea di porta e Osvaldo ha messo in frigo la vittoria, di testa sulla punizione di De Rossi. Adesso la Danimarca.
Fabio Monti - corriere.it