Missionari giovani a Cape Town
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- Created on Saturday, 21 July 2012 09:48
Nel 125° anniversario della Congregazione Scalabriniana (1887-2012), i religiosi entro i dieci anni di ordinazione hanno scelto il Capo come meta del loro incontro formativo annuale. Pianificato con cura in largo anticipo, messo da parte quanto necessario per l'impresa, questo viaggio ha raccolto l'adesione di ben 16 missionari che in questi giorni di fine luglio stanno entrando pian piano nel clima sudafricano, tempeste comprese.
Le provenienze sono le più varie: Italia, Brasile, Haity, Colombia, Albania, Portogallo, Messico. Fra loro anche padre Michele De Salvia, che è stato per diversi anni il parroco e il cappellano dagli italiani nel District Six di Cape Town, e padre Gabriele Beltrami, che trascorse alcuni anni fa un periodo nella stessa parrocchia prima della sua ordinazione sacerdotale. Ognuno porta il suo bagaglio culturale d'origine, quello della nazione dove svolge il suo ministero per incontrare l'arcobaleno sudafricano, cercando di coglierne le bellezze, ma anche le contraddizioni.
Tra incontri a tema con esperti e testimoni, dai movimenti migratori nell'Africa australe, ad esempio, alla presenza della Chiesa Cattolica sul territorio o ancora dalla presentazione di realtà di antica emigrazione a Cape Town alla riflessione sulla figura e missione del sacerdote in Africa, i giovani missionari provano ad entrare e comprendere sempre più l'ambiente umano e sociale del Capo.
Sicuramente ci sono immagini che resteranno stampate nella mente e nel cuore di molti di loro, così come l'aver ascoltato i racconti dei tempi dell'apartheid. Tutto contribuisce alla formazione del missionario chiamato ad incarnarsi volta per volta nella realtà che incontra e che intende servire. Una sfida, certo, ma anche questo è il bello di una vita offerta al Signore e per gli altri...pure dall'altro capo del mondo.