• Italtile
  • Wanda Bollo
  • Giuricich
Tuesday, 15th October 2013 

Pensionati muoiono e si ammalano. Ora basta! L'Inps corra ai ripari urgentemente

Tre mesi senza pensione. Tre mesi senza comunicazioni. Tre mesi con il terrore di non ricevere più quei pochi soldi che facevano la differenza fra l'avere un domicilio e qualcosa da mettere in tavola e l'essere sfrattati per morire d'inedia sotto un ponte. A questo l'Inps ha ridotto i nostri pensionati più deboli.

Un pensionato è morto a East London. Per cause naturali, dicono. Ma come si fa a sapere quanto la disperazione causata dalla perdita della pensione ha inciso sul suo stato di salute?

Una pensionata di Città del Capo, di 92 anni, vive nel terrore di essere cacciata dalla casa per anziani dove sta concludendo la sua giornata terrena. Le assicurazioni che riceve da coloro che cercano di aiutarla non servono. "Mi butteranno fuori perché non pago", continua a ripetere. Morirà anche lei di cause naturali?

I parlamentari eletti all'estero intanto presentano interrogazioni e mozioni. Altrettanto hanno fatto i consiglieri del Cgie e probabilmente i Comites. Ma nessuno li ascolta. L'Inps e la banca inglese che dovrebbe provvedere ai bonifici non hanno detto nulla ai pensionati. Non è ora che dalle mozioni si passi alle azioni? I parlamentari, il Cgie, i Comites si dimettano in massa, dicano all'Inps e al governo italiano che gli italiani all'estero non meritano di essere trattati così, di essere ignorati come assolute nullità, perché è questo che li fa morire dentro prima ancora che il loro cuore si fermi.

Questi vecchi pensionati di oggi sono gli emigranti che dall'estero hanno finanziato il celebre miracolo economico italiano. Avranno diritto a quei quattro soldi di pensione? Non hanno inviato in tempo le due certificazioni di esistenza in vita che le banche hanno chiesto verso la fine del 2011? Vogliamo per questo farli morire? E' così che l'Inps intende eliminare una volta per tutte il problema?

  • Grandi
  • Nimpex
  • Rialto Foods

Contact

Direttore/Editor

tel. (0027) (021) 434 3210 cel. (0027) (083) 302 7771

3 Torbay Road, Green Point 8005, Cape Town, South Africa

email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.


Disclaimer

"I contenuti offerti dal portale "LA GAZZETTA DEL SUD AFRICA" sono gratuiti, redatti con la massima cura/diligenza, e sottoposti ad un accurato controllo da parte della redazione. La Gazzetta del Sud Africa, tuttavia, declina ogni responsabilità, diretta e indiretta, nei confronti degli utenti e in generale di qualsiasi terzo, per eventuali ritardi, imprecisioni, errori, omissioni, danni (diretti, indiretti, conseguenti, punibili e sanzionabili) derivanti dai suddetti contenuti.

Testi, foto, grafica, materiali audio e video inseriti dalla redazione della Gazzetta del Sud Africa nel proprio portale non potranno essere pubblicati, riscritti, commercializzati, distribuiti, radio o videotrasmessi, da parte degli utenti e dei terzi in genere, in alcun modo e sotto qualsiasi forma."