Plenaria del Cgie: le relazioni del governo e del comitato di presidenza
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- Created on Thursday, 06 December 2012 12:39
ROMA – L’assemblea plenaria del Cgie si è aperta alla Farnesina con un minuto di silenzio in memoria dei consiglieri scomparsi nel corso di quest’anno Aldo Lorenzi, Franco Del Vecchio,Luigi Sandirocco, Andrea Amaro e Juan Antonio Garbarino. La prima parte dei lavori è stata inoltre caratterizzata dall’elezione del nuovo vice segretario generale di nomina governativa, una carica che era rivestita da Andrea Amaro. E’ stato eletto Roberto Volpini (Acli) con 45 voti. Mario Bosio (Maie) ha avuto 26 voti. Si è poi proceduto all’elezione del sostituto di Volpini per quanto riguarda il posto rimasto libero nel Comitato di Presidenza. L’incarico è andato a Norberto Lombardi (Pd) che ha ottenuto 45 voti; a Mario Bosio 28 voti.
Dopo le votazioni ha preso la parola il direttore generale del Mae per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie Cristina Ravaglia che, prima di leggere la relazione di Governo, ha sottolineato la necessità di lavorare al meglio per curare al massimo le nostre collettività nel mondo che rappresentano un capitale a cui è dovuta doverosa attenzione.
Nella relazione di governo si ricorda in primo luogo come la legge n. 118 del 23 luglio 2012, abbia consentito che una parte dei risparmi di spesa derivanti dal rinvio al 2014 delle elezioni per il rinnovo di Comites e Cgie , pari a 3.539.000, venissero destinati per l’anno 2012 agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana (2 milioni di euro), all’assistenza diretta ed indiretta dei connazionali all’estero indigenti (1.339.000 euro) e al funzionamento dei Comites (200.000 euro).
Dal documento viene inoltre evidenziato come, nonostante la negativa congiuntura economica, nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 siano state aumentate, rispetto al 2012, le previsioni di spesa per il funzionamento del Cgie, che passano da 875.000 euro a 1,1 milioni di euro, e per il funzionamento dei Comites, che lievitano da 1,3 milioni di euro a 1,7 milioni di euro. Sempre per il 2013 saranno stanziati 6,3 milioni di euro per l’assistenza diretta, e di circa 500.000 euro per quella indiretta. Rispetto al 2012 aumentano anche le risorse per la promozione della lingua e cultura italiana all’estero (enti gestori) che attestano intorno a 10,1 milioni di euro. Nella relazione viene poi ricordata sia la graduale riduzione del personale di ruolo all’estero prevista dalla legge sulla “spending review”; entro il 2017 si scenderà da 1024 unità a 624, (già da settembre di quest’anno il contingente è stato ridotto di 141 operatori), sia la necessità di canalizzare le risorse pubbliche verso gli enti più strutturati in grado di sostenersi anche tramite risorse proprie, ad esempio corsi integrati nelle scuole locali.
“I corsi di lingua italiana a favore delle nostre collettività all’estero, – si precisa nel documento del Governo - avviati inizialmente per mantenere vivo il legame con la lingua di origine, sono gradualmente diventati negli anni uno strumento fondamentale nella strategia generale di diffusione dell’italiano grazie alla loro capillare presenza nelle scuole locali ed hanno contribuito a caratterizzare l’italiano come lingua di cultura e non più, esclusivamente, di emigrazione. In tale contesto, - prosegue la relazione - abbiamo avvertito fortemente l’esigenza di avviare una riflessione sull’opportunità di razionalizzare la rete degli interventi per la diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo. Per questo motivo, è stata accolta con grande favore la proposta del Cgie di tenere, il 6 dicembre prossimo, un seminario congiunto Mae - Miur - Cgie - Regioni, cui parteciperanno anche le Università per stranieri, la Dante Alighieri, Assocamerestero, Goethe Institut, Istituto Cervantes, Ambasciata francese ed una rappresentanza degli enti gestori svizzeri . Si tratta – continua il testo - di un’occasione da non perdere allo scopo di individuare assieme le misure più opportune atte a scongiurare sovrapposizioni od incoerenze negli interventi dei diversi attori. Tale separatezza è ormai non più sostenibile, in considerazione della crescente restrizione delle risorse pubbliche”.
La relazione, oltre a segnalare che nel giugno 2013 sarà realizzato un seminario congiunto Mae - Cgie - Regioni sulla rappresentatività degli italiani all’estero, si sofferma sulle procedure di rinnovo degli organi di rappresentanza dei Comites e del Cgie. “La legge 118/2012 – si legge nella relazione - prevede il passaggio al voto elettronico per le elezioni dei Comites e fissa il relativo finanziamento nella misura di due milioni di euro, che saranno utilizzati per l’approntamento delle strutture software e hardware per il voto da remoto e presso seggi costituiti presso gli uffici consolari. Si tratta di attività complesse ed altamente innovative, da realizzare, data la delicatezza della materia, predisponendo elevati ed onerosi standard di sicurezza”. Per quanto concerne invece il Cgie rimarrà in vigore la legge attuale che prevede la convocazione dell’assemblea dopo le elezioni dei Comites e la copertura dei relativi costi. Sul fronte del voto per corrispondenza dalla relazione si segnala l’attivazione del Mae di una campagna informativa volta a ricordare ai nostri connazionali i termini per l’esercizio dell’opzione di voto in Italia e una fattiva opera di allineamento, ormai superiore al 91%, fra i dati degli gli schedari consolari e l’AIRE. “Già da maggio – si spiega nel documento - abbiamo avviato, anche in previsione del rinnovo delle Camere, un’ulteriore campagna di bonifica, con l’utilizzo di un applicativo informatico ad hoc. Il Ministero degli Esteri collabora inoltre con il dicastero dell’Interno nella progettazione di un’AIRE ‘elettronica’ che consentirà di escludere la formazione di ulteriori disallineamenti che non siano ‘frizionali’, grazie anche alla digitalizzazione dei modelli consolari ed al loro recepimento nelle AIRE comunali in modalità esclusivamente informatiche, senza più possibilità di divergenze nei rispettivi dati”.
Dalla relazione viene poi ricordato come a tutt’oggi il Mae stia ancora cercando di convincere il Governo canadese a superare la sua opposizione all’intesa in forma semplificata che la legge italiana impone quale condizione per l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza dei nostri connazionali residenti in quel paese. Nel caso la posizione del’esecutivo canadese rimanesse immutata ai 122.340 elettori italiani presenti in Canada non rimarrebbe altro che l’opzione del voto in Italia.
Segnalata nel documento anche la presentazione ufficiale al Consolato Generale di Charleroi, 1o scorso 12 novembre, del nuovo portale Se.Co.Li. (Servizi Consolari On Line). Un applicativo, sviluppato dalla DGAI con la collaborazione della DGIT, che consentirà di fornire ai connazionali all’estero informazioni e servizi consolari tramite internet, in alcuni casi senza necessità di recarsi fisicamente presso gli Uffici consolari. Il portale è attualmente in sperimentazione presso gli uffici consolari in Belgio e entro il 2013 verrà esteso a tutte le altre sedi. Ricordata inoltre l’estensione del collegamento con il Sistema automatizzato per la Concessione della Cittadinanza (SICITT) a tutta la rete diplomatico-consolare. Uno strumento, già operativo in Italia dal 2006 relativamente alle prefetture, che consente la gestione informatica delle domande di concessione della cittadinanza italiana per matrimonio e per aver prestato servizio alle dipendenze dello Stato.
Per quanto concerne la questione delle pensioni all’estero nella relazione viene evidenziato come la direzione generale per gli Italiani all’Estero del Mae, al fine di migliorare la comunicazione preventiva per i nostri pensionati nel mondo, abbia svolto numerosi incontri con la Citibank, che cura il pagamento delle pensioni all’estero, e l’Inps. In questo ambito sono state discusse iniziative volte a facilitare la procedura di verifica dell’esistenza in vita, come ad esempio modulistiche più semplici o l’ampliamento dei soggetti titolati alla certificazione e abilitati all’autentica della sottoscrizione. Segnalata inoltre in questo ambito la diramazione a tutta la rete consolare delle informazioni fornite dall’Inps riguardo l’avvio della verifica dell’esistenza in vita per il 2013 per i pensionati residenti all’estero già avviata a fine novembre, Le modalità di svolgimento non si discosteranno sostanzialmente da quelle già adottate per la verifica effettuata nel 2012. I pensionati avranno oltre 120 giorni per trasmettere a Citibank le attestazioni richieste. Il termine ultimo per l’invio è stabilito al 2 aprile 2013. Da ricordare anche la realizzazione da parte del Mae, in collaborazione con il ministero dell’Interno e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), del programma “Verifica Cause Ostative Ministero Interno", che permette di verificare l’insussistenza di cause ostative al rilascio di passaporti a favore di cittadini residenti all’estero per via telematica e in tempo reale. Segnalata infine nella relazione la positiva esperienza del “funzionario itinerante” che prevede la raccolta attraverso una postazione mobile, al fine del conseguimento del passaporto elettronico, dei dati biometrici dei nostri connazionali che vivono lontano dalle sedi dei consolati. Un servizio che ha consentito la rilevazione delle impronte digitali a 11.300 connazionali. ” (Goffredo Morgia - Inform)
La relazione del Comitato di Presidenza
ROMA - Alla relazione di governo ha fatto seguito l’illustrazione della relazione del Comitato di Presidenza da parte del segretario generale del Cgie Elio Carozza che, dopo aver sottolineato la positiva inversione di tendenza delle politiche per gli italiani all’estero dell’attuale governo rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti, ha evidenziato l’esigenza di salvaguardare l’ormai sottile filo di fiducia che ancora lega le nostre comunità nel mondo all’Italia. Un legame che, se dovesse venire meno, porterebbe non poco danno al nostro Paese, anche perché le comunità italiane all’estero e gli oriundi rappresentano un importante elemento di valorizzazione del “made in Italy” nel mondo.
Carozza ha poi ricordato come nel Comitato di Presidenza dello scorso giugno, dopo gli anni di chiusura del governo Berlusconi, si sia riaperto il dialogo con il nuovo esecutivo che ha portato alla conversione del decreto-legge, volto a consentire il recupero di alcuni finanziamenti che “anche se pur largamente insufficienti, hanno permesso di tamponare e pertanto di non smantellare la rete di supporto ai corsi di lingua e cultura italiana, di far fronte alle più impellenti urgenze dell’assistenza ai nostri connazionali in serissime difficoltà e di evitare la chiusura delle sedi dei Comites. In quella stessa riunione - ha proseguito Carozza - fu convenuto che avremmo iniziato il percorso per aprire un cantiere di riforme sulle quattro principali tematiche che riguardano gli italiani all’estero: quella relativa all’insegnamento e alla diffusione della lingua e cultura italiana, quella sulla rappresentanza, sull’assistenza e sull’informazione. Fu deciso di organizzare - insieme al Governo, alle Consulte regionali e al Consiglio Generale quattro seminari”. Incontri che avranno luogo, oltre a quello in programma nell’attuale Assemblea, nelle due plenarie del 2013.
Dopo aver ricordato la scarsità delle risorse a disposizione del Cgie e l’alto senso di responsabilità evidenziato dai consiglieri in questo grave momento di difficoltà economica, Carozza ha posto in evidenza la necessità di rivedere, alla luce del fatto che le comunità all’estero sono profondamente cambiate, l’impianto legislativo soprattutto per quanto riguarda la diffusione e l’insegnamento della lingua e cultura italiana, l’informazione e la stessa rappresentanza. Il segretario generale ha poi ipotizzato sia una maggiore partecipazione della Consulta Nazionale dell’Emigrazione (CNE) ai gruppi di lavoro preparatori dei prossimi seminari, sia una più intensa attenzione da parte delle regioni per le Consulte regionali dell’emigrazione.
In vista di un possibile fallimento della riforma elettorale, che prevede al suo interno alcuni accorgimenti volti a mettere in sicurezza il voto all’estero, da Carozza è stato inoltre chiesto di porre in essere alcuni accorgimenti che, senza modificare la legge attualmente in vigore consentano di superare le disfunzioni evidenziate nelle passate tornate elettorali. Dopo aver lanciato un appello al ministro Terzi e al Governo affinché si concluda un accordo con il Canada che consenta ai nostri connazionali ivi residenti di votare per corrispondenza, il segretario generale ha evidenziato come nella legge di stabilità, nonostante il dato positivo delle risorse per alcuni capitoli di spesa per gli italiani all’estero riportate al livello del 2011, l’azione della spending review abbia portato, per quanto riguarda la diffusione della lingua e cultura italiana in Europa, al richiamo degli insegnanti di ruolo.
Per quanto concerne l’introduzione del voto elettronico e la soppressione dei capitoli di spesa, nell’ambito della programmazione triennale del Governo, per le elezioni dei Comites e del Cgie, Carozza ha sottolineato come l’eventuale ricorso alla modalità elettronica del voto non debba escludere il voto per corrispondenza e l’eventuale costituzione dei seggi elettorali per lo stesso voto elettronico.
“Suscita ancora più sorpresa e perplessità – ha concluso Carozza - la soppressione del capitolo di spesa per il rinnovo del Cgie a cui la legge di rinvio delle elezioni e il ricorso al voto elettronico non fa nessun riferimento... Vogliamo ancora credere che il Senato sia in grado di sanare questa situazione assumendo un atteggiamento diverso”. (G.M.-Inform)