Visita a Zonderwater del Generale di Corpo d'Armata Mario Marioli con una delegazione militare italiana
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- Created on Friday, 31 August 2012 08:27
Una delegazione militare italiana ad alto livello ha recentemente compiuto una visita di lavoro al Sud Africa e ha visitato il Sacrario e Cimitero di guerra italiano a Zonderwater, nel luogo dove sorgeva la "città tendata" che arrivò ad accogliere, negli anni di durata della seconda guerra mondiale, oltre centomila fra militari e civili italiani catturati e rastrellati in Africa Orientale e in Nord Africa. Le foto che accompagnano il testo e che illustrano la visita a Zonderwater sono del nostro corrispondente a Johannesburg Girolamo Florio e le informazioni di Emilio Coccia.
La delegazione militare italiana è arrivata lunedì mattina e si è recata, come prima tappa, al nostro Cimitero Militare. La delegazione, giunta in Sud Africa per la riunione del 5° Comitato Bilaterale per gli Armamenti, era guidata dal Generale di Corpo d’Armata Mario Marioli, V.Segretario Generale della Difesa e V.Direttore Nazionale degli Armamenti e comprendeva il Capitano di Vascello Giovanni Messina, il Ten.Colonnello Leonardo Iannantuono, il Ten. Colonnello Giuseppe Gallarato ed il Maggiore Paolo Rosato.
Sono arrivati al Sacrario di Zonderwater accompagnati dal nostro Addetto alla Difesa, Col. Pil. Roberto Danieli, e dal Brigadiere Generale A.A. Lukes, rappresentante le Forze Armate sudafricane. Ad accoglierli, oltre ad un Picchetto d’Onore (che ha presentato le Armi) della S.A.Air Force, c’era il Console Generale Gabriele Di Muzio, l’ex prigioniero di guerra 93enne Paolo Ricci, il Capitano J. Kleynhans, in rappresentanza degli Archivi Militari sudafricani, rappresentanti del Dipartimento dei Penitenziari e, naturalmente, il presidente dell'Associazione Zonderwater Block Emilio Coccia.
"La visita del Generale Marioli - racconta Emilio Coccia - ha avuto un significato molto speciale in quanto suo padre Pasquale Marioli, Sergente Maggiore di Fanteria durante la II Guerra mondiale, fu catturato a Massaua l’8 aprile 1941 ed inviato in Sudafrica, al Campo di Zonderwater, dove restò rinchiuso fino al 10 dicembre 1946, quando venne imbarcato, a Durban, per il rimpatrio. Due ore molto emozionanti, quindi, per il Generale e per tutti noi che gli stavamo intorno a narrare gli avvenimenti di quei tempi, illustrando quanto ricavato da testimonianze e, soprattutto, dalla documentazione d’archivio".
"Il Generale ha visitato ad una ad una le 252 tombe dei Caduti, soffermandosi a chiedere le cause dei decessi, se la Convenzione di Ginevra fu rispettata e tante altre cose che un figlio desidera conoscere sulle vicende del padre e dei di lui commilitoni. Anche le visite alla Cappella votiva ed al museo hanno fatto scaturire tantissime domande e mi hanno fatto pensare, ancora una volta, a quanto poco ancora si sappia, in Italia, su questo capitolo della nostra storia".
La delegazione si è riunita con le controparti sudafricane, per il lavori del Comitato Bilaterale, il giorno seguente ed ha poi terminato l’indomani, mercoledì, ripartendo per l’Italia.