Una vita eroica al servizio dei malati e del prossimo
Ricordo di Giancarlo Marescotti:
di Noverino Canonici
Il dottor Giancarlo Marescotti era un ginecologo e ostetrico che ha dedicato la sua intera vita professionale all’Africa, lavorando successivamente in Somalia, Congo e Sud Africa.
Riflettendo sugli eventi della sua avventurosa vita, recentemente ha scritto un libro
intitolato “La Terra degli Dei e degli Aromi (la Somalia vista da Giancarlo Marescotti)”, in cui
descrive ricordi, sensazioni e osservazioni del suo primo incontro incantato e innamorato con
l’Africa degli anni ‘50, quando, giovane medico, fece parte della missione ONU e italiana
incaricata di preparare la Somalia per un’indipendenza democratica, in un’atmosfera
colma di aspettative e di illimitato ottimismo.
Questi sentimenti lo hanno accompagnato per tutta la vita, come testimoniano le pagine non
pubblicate del suo servizio medico in Congo e in Sud Africa. Ma Giancarlo doveva sperimentare
sulla propria pelle le gioie e le tragedie del continente africano.
Durante la rivoluzione lumumbiana del Congo negli anni ‘60, fu preso per una spia, torturato crudelmente e lasciato per morto, e finalmente liberato con un’ardita azione dei paracadutisti dell’esercito belga. Re Baldovino del Belgio lo insignì della croce di Cavaliere della Corona in riconoscimento del suo generoso servizio alla popolazione e del coraggio dimostrato durante
la rivoluzione.
La sua curiosità amorosa per Madre Africa si riscontra nei suoi scritti in poesia e prosa, nei suoi
studi di costumi e tradizioni africane, nella sua preziosa collezione di arte africana raccolta durante
i numerosi viaggi attraverso il continente, e specialmente nella dedizione generosa ai suoi
pazienti e alla sua professione medica.
Ma ha anche tenuto sempre alto l’orgoglio della sua italianità, organizzando feste nazionali e servendo generosamente come uno dei membri fondatori del Coemit/Comites.
Ha combattuto a lungo una dolorosa malattia con il suo caratteristico coraggio e buon umore. Qualche giorno prima della morte mi diceva per telefono, con un filo di voce ma con tranquillità: "Ho ricevuto i sacramenti della Chiesa e ho fatto pace con Dio e con tutti. Sono pronto per l’ultimo passo."
Sua moglie Jabu e la sua famiglia, insieme con le figlie adottive Xoli e Thandeka, hanno preso
immensa cura di lui durante gli ultimi anni e nei giorni penosi della malattia. Hanno guardato con
amore la candela della sua vita dare gli ultimi sprazzi silenziosi la mattina della festa dell’Ascensione (21 maggio 2009), mentre in migliaia di chiese attraverso il mondo la fiamma del
cero pasquale veniva spenta per simboleggiare la partenza del Signore Risorto da questa terra e il suo ingresso trionfale nel cielo, accompagnato dalle schiere dei suoi eletti, tra cui Giancarlo Marescotti.
Era nato a Ferrara, culla del Risorgimento, dove i primi patrioti crearono il Tricolore attorno a cui si
sarebbe realizzata l’unità d’Italia. La città ha eretto una lapide in perpetua memoria di questo figlio che le ha fatto tanto onore. Noi, privilegiati della sua amicizia e dei suoi generosi esempi di dedizione, lo terremo sempre nella mente e nel cuore.
Grazie per tutto ciò che sei stato per noi e per tanti, e per tutto quello cha hai elargito con la tua vita, carissimo amico. Ora riposa in pace.
In memory of Giancarlo Marescotti (1927 – 2009) by Noverino Canonici
Dr. Giancarlo was a gynaecologist and obstetrician who devoted all his professional life to Africa. He worked with great success in Somalia, Congo and South Africa. In recounting his adventurous life, he had written a book, “The Land of the Gods and of the Aroma’s (Somalia as Seen by Giancarlo Marescotti)”.
In his book he describes his memories, feelings and observations of his spellbinding meeting and love of Africa in the 50’s when, as a young doctor, he took part in both the UN and the Italian Missions charged in preparing Somalia for democratic independence. All this in an atmosphere of great expectation and endless optimism. These sentiments accompanied him throughout his life, as witnessed by those who knew him, but were never recorded in any written pages of his medical services & experiences in the Congo and South Africa.
Giancarlo experienced at first hand the happiness and tragedy of Africa. During the Lumumba
Revolution in the Congo in the 60’s he was imprisoned and cruelly tortured as a spy. He was left
for dead but freed by the brave action of the Belgian army parachutists. Belgium King Baudouin later decorated him with the Knight of the Crown in acknowledgment of his generous service to the population and of his courage during the revolution.
His loving fascination for Mother Africa can be found in his poems and prose, in his studies of African culture and traditions, his treasured collection of African Art gathered during his numerous journeys all over the continent, but mostly in his generous care and devotion given to his patients and dedicated to his medical profession.
He was very proud in being Italian and organized national celebrations while giving his generous and enthusiastic support as one of the founding members of Coemit/Comites.
He faced a long fight against a painful illness with his typical courage, humour and good fortitude.
Some days before his death he told me on the telephone, in an extremely weak voice but with
tranquillity, “I received the Sacraments of the Church and made peace with God and everybody.
His wife Jabu and his family, with his adopted daughters Xoli and Thandeka, had tenderly cared for him during the last years and the last painful days of his illness. With love they had looked after the flickering candle of his life before it gave its last silent sparkle on the morning of the Ascension Day (21st May 2009), while in millions of churches all over the world the flame of the Easter candle was blown out to symbolise the departure of the Risen Lord from earth and His triumphal entrance into Heaven, accompanied by His elected, among whom was Giancarlo Marescotti.
Giancarlo was born in Ferrara, cradle of the Italian Risorgimento, where the first patriots created the Tricolour, around which the Unity of Italy would be established. The town of Ferrara has erected a tombstone in the perpetual memory of its son that had given it so much honour.
As for us, privileged by his friendship and his generous examples of devotion, we will keep him always in our mind and in our hearts. Thank you for what you represented for us, and for
all that you lavished during your life, dearest Friend. Rest in Peace.